Nota: le notazioni e le definizioni utilizzate di seguito sono prese in prestito dalla terza edizione del libro.
Per rispondere a questa domanda, in primo luogo, osservare che se ( u , v ) ∉ E, quindi per definizione del flusso,
f( u , v ) =f'( u , v ) = ( f↑f') ( u , v ) = 0.
Inoltre, da allora f'( v , u ) ≤cf( u , v ) = f( u , v ), si ottiene quello f'( v , u ) = 0. Questo implica semplicemente questo∀ ( u , v ) ∉ E,
( f↑f') ( u , v ) = f( u , v ) +f'( u , v ) -f'( v , u ) = 0.
Pertanto, la definizione di flusso aumentato può essere generalizzata per tutti ( u , v ) ∈ V× V essere come segue:
( f↑f') ( u , v ) = f( u , v ) +f'( u , v ) -f'( v , u ).
Il resto della prova deriva da questa osservazione che, ovviamente, non è esplicitamente spiegata nel testo.
PS Si noti che la definizione formale di flusso nella terza edizione del libro è significativamente diversa da quella della seconda edizione. In particolare, nella seconda edizione, esiste una proprietà di flusso denominata simmetria inclinata che richiedef( u , v ) = - f( v , u ) , ∀ u , v ∈ V. Questa proprietà è stata rimossa nella terza edizione a causa delle ipotesi che( v , u ) ∉ E Se ( u , v ) ∈ E e f( v , u ) = 0 Se ( v , u ) ∉ E. Per questo motivo, anche le definizioni di conservazione del flusso in due edizioni sono diverse. Molte di queste confusioni, infatti, derivano da questo cambiamento di definizione che presumibilmente è destinato a semplificare le prove, ma si è rivelato più sconcertante. Personalmente preferirei attenermi alla seconda edizione del libro per questo particolare capitolo.