La domanda è "Esiste un modo per recuperare gli errori causati dal rumore [quantico] in modo efficace?" e la risposta di Peter Shor copre mirabilmente un modo efficace per rispondere a questa domanda, vale a dire progettando computer quantistici a tolleranza d'errore.
Un modo efficace alternativo è molto comunemente riscontrato nella pratica ingegneristica. Noi pensiamo "Se il rumore è sufficientemente grande da non rendere fattibile il calcolo quantistico, allora forse la dinamica del sistema può essere simulata con risorse classiche in P."
In altre parole, spesso possiamo "recuperare in modo efficace" dal rumore riconoscendo che il rumore ci fornisce un servizio importante, riducendo esponenzialmente la complessità computazionale della simulazione di sistemi sia classici che quantistici.
La letteratura sugli approcci alla simulazione dinamica incentrati sul rumore è ampia e in crescita; un riferimento recente i cui teoremi sono sia fisicamente motivati che piacevolmente rigorosi, e che include molti riferimenti alla letteratura più ampia, sono i limiti superiori di Plenio e Virmani sulle soglie di tolleranza ai guasti dei computer quantistici rumorosi basati su Clifford (arXiv: 0810.4340v1).
I dinamisti classici usano un linguaggio molto diverso in cui i meccanismi del rumore prendono il nome tecnico di termostati ; Frenkel and Smit's Understanding Simulation Molecular: from Algorithms to Applications (1996) fornisce un'introduzione matematica di base.
Quando trascriviamo termostati classici e quantistici nel linguaggio della dinamica geometrica, troviamo (non sorprende) che i metodi classici e quantistici per sfruttare il rumore per aumentare l'efficienza della simulazione sono essenzialmente identici; che le rispettive letterature così raramente si riferiscano l'un l'altro è in gran parte un incidente della storia che è stato sostenuto da ostacoli notazionali.
Meno rigorosamente ma più in generale, i risultati di cui sopra illuminano le origini nella teoria dell'informazione quantistica di una regola euristica ampiamente condivisa da chimici, fisici e biologi, che è probabile che qualsiasi sistema classico o quantistico che sia in contatto dinamico con un bagno termale dimostrarsi simulabile con risorse computazionali in P per tutti gli scopi pratici (FAPP).
Le eccezioni a questa euristica, sia classica che quantistica, rappresentano importanti problemi aperti. Il loro numero diminuisce sorprendentemente di anno in anno; la valutazione critica biennale della previsione strutturale (CASP) fornisce una misura obiettiva di questo miglioramento.
I limiti fondamentali di questo progresso decennale "More than Moore", guidato dal rumore, nella capacità di simulazione sono attualmente imperfettamente noti. Inutile dire che a lungo termine la nostra costante comprensione di questi limiti ci avvicinerà alla costruzione di computer quantistici, mentre a breve termine questa conoscenza ci aiuta notevolmente a simulare in modo efficiente sistemi che non sono computer quantistici. Ad ogni modo, è una buona notizia.