Dal punto di vista meccanico, ci sono due funzioni che devono essere centralizzate, sebbene la seconda non debba essere svolta storicamente dalla banca centrale.
Esiste un requisito assoluto per un prestatore garantito di ultima istanza, poiché le banche possono incorrere in problemi di liquidità senza colpa propria. La liquidità in questo contesto, è la disponibilità di liquidità o equivalenti di attività per soddisfare i trasferimenti intra-bancari (diciamo che il denaro viene trasferito tra i detentori di depositi in due diverse banche.) Una banca può essere solvente a lungo termine, ovvero il loro portafoglio di prestiti è sano quindi sono garantito di ricevere denaro a lungo termine, ma ha ancora problemi a breve termine, se si verifica un trasferimento di grandi dimensioni. (I prestiti interbancari sono necessari ma non sufficienti per risolvere i problemi di liquidità a breve termine a causa di problemi di concorrenza.)
La seconda questione è come viene regolata l'espansione del sistema bancario dell'offerta di moneta. A tale scopo sono stati utilizzati storicamente i conti di riserva presso la banca centrale e tale meccanismo può fornire un controllo assoluto, a condizione che sia applicato a tutti i conti di deposito di responsabilità nel sistema. Potrebbero essere progettati altri meccanismi che non utilizzavano un metodo centralizzato - in effetti molti sistemi bancari attualmente non utilizzano più i conti di riserva e si basano su una combinazione di controlli sui capitali di Basilea e controllo su altri fattori, come i limiti diretti sui prestiti - il l'efficacia a lungo termine di questi controlli deve ancora essere dimostrata.
Un terzo problema è chi gestirà il clearing fisico, in genere in questi giorni non è fatto dalla banca centrale, ma a volte i piccoli paesi lo fanno in questo modo per convenienza (usando i conti di riserva).
A proposito del vecchio gold standard. L'oro è stato trattato come una risorsa nel sistema e ha regolato efficacemente i prestiti e la conseguente espansione dei depositi. Tuttavia, non era un ottimo regolatore in sé e per sé, poiché esisteva una relazione di feedback incorporata nel prezzo dell'oro, che era influenzata non solo dalle banconote emesse dalle banche, ma anche dall'espansione dei depositi. Ogni volta che qualcuno ha scritto un assegno e acquistato oro con esso, anche la quantità di depositi bancari ha influito sul suo prezzo. (Lasciando da parte un sacco di altre instabilità relative alla quantità di banconote emesse da istituzioni private.)