Il prefisso ha spesso un significato specifico, ma la numerazione che segue il prefisso spesso no.
In generale:
1N ... = diodi
2N ... = transistor
A ... (2 lettere + 3 cifre) = transistor al germanio, ad es. AF117
B ... (idem) = transistor al silicio, ad es. BC847
Per diodi come 1N400x l'ultima cifra è una specie di contatore per indicare che i diodi appartengono alla stessa serie:
1N4001: 50V
1N4002: 100V
1N4003: 200V
1N4004: 400V
1N4005: 600V
1N4006: 800V
1N4007: 1000V
1N4148 è un tipico diodo di commutazione. Perché i produttori di controparti SMT usano lo stesso numero (4148), ma con un prefisso diverso: Fairchild lo chiama un LL4148, Rectron un MM4148.
D'altra parte, la versione SMT del transistor BC547 è il BC847, quindi lì mantengono il prefisso, ma cambiano il numero. Cerchi di trovare la logica in esso.
I produttori di circuiti integrati spesso rilasciano nuovi dispositivi con il proprio prefisso, come "LT" per Linear Technology o "LM" per National Semiconductor, quindi a volte si riferisce direttamente al nome, ma spesso non lo fa. Quando altri produttori producono parti compatibili, tuttavia, spesso si attaccano allo stesso numero di parte, in modo che il prefisso non ti dica sempre chi è il produttore. Un MAX809, ad esempio, è realizzato da (almeno) Maxim, On Semiconductor e NXP. "TIP" originariamente significava "Texas Instruments Power" ma troverai anche un transistor TIP110 con Fairchild.
Come dice Matt, a volte il numero che segue il prefisso si riferisce alla funzione del dispositivo. Indica il MAX232 come un driver EIA232 e indovina qual è il MAX485. FT232R di FTDI è anche un ponte EIA232. Ma quelle sono davvero delle eccezioni.
A volte l'ultima cifra si riferisce al numero di opamp, ad esempio, in un dispositivo.
LF411 = singolo opamp
LF412 = doppio LF411
Una volta ho posto una domanda a parte i prefissi del produttore in numeri di tipo IC, ma sembra esserci poco sistematico in esso.