Mia cognata ha sviluppato un'abitudine sia io che mia moglie troviamo fastidiose: per cercare di farci venire a casa loro più spesso, allontana costantemente mio figlio quando escono da una visita, e racconta lui per "dire a mamma e papà di portarti a casa nostra in modo che tu possa vedere x " (dove x è stato, in vari modi, "le nostre luci di Natale", "la mia nuova macchina", "il nostro nuovo cucciolo", ecc.).
Entrambi troviamo questo comportamento manipolativo, e mette nostro figlio nel mezzo, dato che poi finiamo per dovergli dire "no" più spesso che no.
Per quanto riguarda il motivo per cui diciamo "no" ... beh, i dettagli completi non sono rilevanti, ma il loro appartamento è piccolo, c'è poco da fare per lui a parte sedere lì e guardare la loro TV (che è sempre accesa), e noi voglio che mia suocera esca di casa il più possibile, dal momento che è essenzialmente una chiusa da quando si è rotta un braccio, e le è stato detto che non può guidare.
Mia cognata la accompagna spesso a casa nostra per le visite, e li incontriamo anche regolarmente nei ristoranti locali per cena. In effetti, in media li vediamo almeno una volta alla settimana.
Al contrario, vediamo solo mia madre, che vive a soli 5 minuti di distanza in auto, forse una volta al mese o giù di lì. Mio figlio in realtà è particolarmente entusiasta di vedere mia madre perché, secondo quanto ha detto ripetutamente, non riesce a vederla molto spesso (ha esplicitamente confrontato la frequenza con la sua frequenza di visite al mio MIL, ad es. "Mi emoziono vedere Nonna e nonno, perché non li vedo spesso come vedo nonna e zia ").
Mio figlio, per riferimento, ha 5 anni.
Come, se non del tutto, dovremmo gestirlo? Dovremmo dire qualcosa al mio SIL (che, per inciso, scoppierà in lacrime praticamente a qualsiasi critica)? Dovremmo dire qualcosa a mio figlio? O dovremmo lasciarlo andare?