Ieri (moglie, figlio di 3 anni, figlia di 6 anni, io) eravamo in un centro commerciale. Dopo essere usciti dal marciapiede mobile, mio figlio ha deciso che voleva andare in un'altra direzione, e ha tirato fuori la mia mano dalla mia. Gli ho detto OK, ma andremo via e mi allontanerò da lui per circa 5 metri. Si fermò e iniziò a urlare: padre, vieni qui. Gli dissi a gran voce che se voleva venire con noi, allora vieni da me. Ma non è venuto da me, invece si è seduto a terra.
Io e mia moglie abbiamo iniziato una conversazione mentre mio figlio era seduto lì. A proposito, è molto rumoroso. (L'avevo chiesto ad altri genitori in precedenza e mi hanno detto che è vero; non me lo sto inventando.) Comunque dopo un minuto alcune donne non sono state da lui e hanno iniziato a chiedergli di suo padre. Le ho detto che mi stava urlando. Quella signora venne da me e disse che se fossi in Canada - sono ungherese - un poliziotto mi punirebbe.
Un minuto dopo quell'altra signora si unì a lei dandomi consigli su cosa fare con mio figlio. Mi hanno detto che il centro commerciale non è il posto giusto per educare mio figlio.
Per me è stata una situazione chiara: mio figlio voleva allontanarsi dalla sicurezza, dopo di che ha avuto la scelta di ricongiungersi a noi, ma ha scelto invece la rabbia. Era forte, sembrava disperato, ma sapevo che voleva diventare il capo. Ma agli occhi di quelle donne ero un padre senza cuore.
Quindi le mie domande:
1. Se sono in pubblico, devo interrompere la rabbia di mio figlio a tutti i costi, anche se perdo quella "battaglia"?
2. Non ho capito quella cosa del Canada. Lo ha appena inventato?