L'altra risposta ha riguardato la derivazione dell'errore standard, voglio solo aiutarti con la notazione:
La tua confusione è dovuta al fatto che in Statistica utilizziamo esattamente lo stesso simbolo per indicare lo stimatore (che è una funzione) e una stima specifica (che è il valore che lo stimatore assume quando riceve come input uno specifico campione realizzato).
Quindi α = h ( X ) e α ( X = x ) = 4,6931α^=h(X)α^(X=x)=4.6931 per . Quindi αx={14,21,6,32,2} è una funzione di variabili casuali e quindi una variabile casuale per sé, che di certo ha una varianza. α^( X)
Nella stima ML, in molti casi ciò che possiamo calcolare è l' errore standard asintotico , perché la distribuzione del campione finito dello stimatore non è nota (non può essere derivata).
A rigor di α^ non ha una distribuzione asintotica, dal momento che converge ad un numero reale (il vero numero in quasi tutti i casi di stima ML). Ma la quantità converge ad una variabile casuale normale (applicando il limite centrale teorema).n--√( α^- α )
Un secondo punto di confusione notazione : la maggior parte, se non tutti i testi, scriverà ( "Avar" = varianza asintotica ") mentre ciò che significano è Avar ( √Avar ( α^), cioè si riferiscono alla varianza asintotica della quantità √Avar ( n--√( α^- α ) ), non di α ... Per il caso di una distribuzione di Pareto base abbiamon--√( α^- α )α^
Avar [ n--√( α^- α ) ] = α2
e così
Avar(α^)=α2/n
(ma quello che troverete scritto è ) Avar(α^)=α2
Ora, in che senso la stima di α ha una "varianza asintotica", dal momento che come detto, asintoticamente converge ad una costante? Bene, in senso approssimativo e per campioni grandi ma finiti . Vale a dire da qualche parte tra un "piccolo" campione, in cui lo stimatore è una variabile casuale con distribuzione (solitamente) sconosciuta, e un campione "infinito", in cui lo stimatore è una costante, c'è questo "territorio campione ampio ma finito" dove lo stimatore non è ancora diventato una costante e dove la sua distribuzione e varianza sono derivate in modo circolare, usando prima il Teorema del limite centrale per derivare la distribuzione propriamente asintotica della quantità Z = √α^(che è normale a causa del CLT), e poi girando le cose intorno e scrivere α =Z=n−−√(α^−α)(tenendo uno indietro passo e trattamentoncome finito) che mostraalfacome funzione affine del normale variabile casualeZα^=1n√Z+αnα^Z , e così normalmente si distribuiti (sempre circa).