Penso che la domanda possa essere ridotta a: è più facile provare che qualcosa esiste o provare che qualcosa non esiste.
L'argomento a favore della prova dell'esistenza di qualcosa è che è facile costruire cose che potrebbero soddisfare i requisiti ed è anche facile controllare se effettivamente li soddisfano.
In alcuni casi questo è vero: se vuoi trovare la radice di un polinomio, è facile costruire numeri ed è facile controllare se sono radici.
Il problema, ovviamente, è che devi essere fortunato. Potresti essere in grado di ridurre lo spazio di ricerca, ad esempio dimostrando che deve essere un multiplo di 5 o tra 1 e 10; ma, a meno che non lo si limiti a un insieme finito di numeri (nel qual caso non si sta realmente utilizzando il metodo "indovina e convalida"), non si ha un metodo per risolvere il problema: si ha solo un metodo che, supponendo sei estremamente fortunato, potresti generare una soluzione.
Ma se lo vuoi, è altrettanto facile provare che qualcosa non esiste! Genera testi che potrebbero essere possibili soluzioni e verifica se effettivamente lo sono.
Pertanto, avere un metodo che potrebbe fornire la soluzione per pura fortuna non significa che provare l'esistenza di qualcosa sia più facile.
Ora, è generalmente più facile provare che esiste qualcosa con qualche altro metodo? Dipende dal problema reale perché altrimenti provare che qualcosa non esiste sarebbe ridotto a provare che esiste una prova che non esiste. E temo di non poterlo misurare, dato che non è mai esistito qualcosa che sia dimostrato e non esistere, così possiamo (tentare di) misurare la difficoltà della prova.