Quando stavo studiando la dispersione dell'indice di rifrazione in semiconduttori e dielettrici, il mio professore ha cercato di spiegare che se un filtro (come un dielettrico che assorbe alcune frequenze luminose o un filtro elettrico RC) rimuove alcune frequenze, i restanti devono essere sfasati per compensare la sottrazione di quelle frequenze (che si diffondono all'infinito nel tempo come al solito segnali monocromatici) dall'intero segnale, per preservare la causalità.
Capisco intuitivamente di cosa stava parlando, ma ciò di cui non sono sicuro è se la sua argomentazione è davvero giustificata, ovvero se può esistere un filtro non banale, che assorbe alcune frequenze e lascia che quelle rimanenti non vengano spostate, ma conservando comunque causalità. Non riesco a costruirne uno, ma non posso provare che non esista.
Quindi la domanda è: come si può (dis) dimostrare che un filtro causale deve spostare fasi di frequenze l'una rispetto all'altra?