Ho pensato che il DSP sarebbe stato fatto usando FFT di porzioni di un segnale, modificare i campioni risultanti da FFT (poiché rappresentano lo spettro del nostro segnale + rumore) e rimuovere qualsiasi segnale indesiderato e fare un FFT inverso per ottenere un tempo rappresentazione del dominio del segnale filtrato (il rumore è stato rimosso ora). Questo comunque non è fatto, invece facciamo tutto il lavoro nel dominio del tempo usando le funzioni della finestra. Perché?
Se moltiplichiamo la funzione finestra nel dominio del tempo di quanto stiamo contorcendo la risposta in frequenza della funzione finestra con lo spettro del nostro segnale nel dominio della frequenza, come funziona? Voglio dire se avessimo fatto tutto il lavoro nel dominio della frequenza moltiplicando il nostro segnale con la risposta in frequenza del filtro, sarebbe come filtrare, giusto? Ma qui facciamo tutto nel dominio del tempo invece che usando window.
-> Vediamo da dove viene la mia confusione. Per i filtri analogici, ad es. Filtro passa-basso, abbiamo questo impulso come la risposta in frequenza. Quando filtriamo un segnale, moltiplichiamo efficacemente lo spettro del nostro segnale con l'impulso come la risposta in frequenza del filtro. Ciò ridurrà tutte le frequenze nel nostro segnale al di sopra di un valore di taglio a 0. Ecco come funziona essenzialmente un filtro passa-basso. Perché non fare lo stesso anche con i filtri digitali?